Il piccolo Leonardo ci introduce l’ultimo racconto sull’emergenza Covid

Il piccolo Leonardo ci introduce l’ultimo racconto sull’emergenza Covid

Ciao sono Leonardo. Ho 9 anni e l’anno prossimo vado in quarta elementare. Sono un tipo davvero curioso e fin da piccolo appassionato di pesci e degli animali. Mi piace tantissimo guardare i documentari con la mia famiglia e disegnare personaggi inventati da me. Amo tanto il Judo e partecipare alle gare, una volta sono arrivato primo! Sono un tipo che non si ferma mai, ho sempre voglia di fare qualcosa e mi piace tanto correre in bicicletta nei boschi con mio fratello. Anche la scuola mi piace e la mia materia preferita è scienze. La sera ho voglia di leggere, storie di draghi o di fantasia mi rilassano, non mi piace per niente il buio! Mamma e papà dicono che non serve un’occasione per regalarmi un libro e allora mi accompagnano spesso in libreria o in biblioteca dove posso scegliere. Mi piace tantissimo dipingere le miniature e poi giocarci con mio fratello Nicolò. Quando la nonna mi ha chiesto di leggere il suo racconto mi sono molto emozionato e sentito importante. In questo periodo speciale ho rispettato le regole ma la prima volta che siamo andati a fare una passeggiata dopo la quarantena mi sono sentito libero e ho corso velocissimo sul sentiero. Sono un tipo che rispetta le regole ma quello che vorrei più di tutto è tornare a rivedere i miei amici senza usare le mascherine e senza stare attenti alla distanza. Vorrei un mondo più pulito e senza ingiustizie e inquinamento. Vorrei che ci fosse la pace e che tutti nel mondo siano felici. Allora ogni giorno mi impegno a rispettare la natura e gli animali, sicuro che domani sarà migliore di oggi.


“Mamma dov’è il mio quaderno?, mamma mi prepari
la merenda, mamma voglio ancora giocare, uffa questi
compiti!!! Mamma lui mi ha portato via il gioco, uffa se
non me lo togli dai piedi gli rubo un gioco anch’io…”
Siamo tornati io e mio fratello da scuola trascinando i
nostri zaini su rotelle, rotelle ehhh, ma pesano lo
stesso. E’ almeno una bella giornata e non vediamo
l’ora di fare una buona merenda e rotolarci a terra
giocando con il nostro cane. La mamma ci è venuta a
prendere ma non aveva il solito viso , il suo sorriso era
strano un po’ forzato, fa niente tanto lei la gioia la sa
tirar fuori anche dalle tasche …se vuole. L’aria fuori e’
calda e, finalmente siamo pronti per un’ora di gioco o
quello che chiamano i grandi un buon relax, prima degli
allenamenti. Un calendario pieno di faccine di impegni
sportivi e famigliari con i nostri nomi rende quel foglio
un mosaico di parole segni e colori per ricordare tanti
appuntamenti a mamma e a papà. Il cellulare di
mamma squilla di continuo, oggi la cercano tutti e le
parlano a lungo , strano la mia mamma questa volta
non riesce a trovare il suo solito sorriso neanche nelle
tasche, parla parla tanto e le sue guance non sono più
rosa. Pare che i nostri allenamenti non ci siano, boh
che strano era prevista per domenica una gara
importante. Anche gli allenamenti di mio fratello non ci
saranno per un po’ e… una meganotizia anche la
scuola sarà chiusa per un po’ e dovremo studiare a
casa. Questa sì che bella notizia, belle dormite, tempi
lunghi riusciremo a stare tanto con mamma e quando
torna anche con papa’. Per fortuna lei può lavorare
casa e stare con noi e forse troverà ancora la sua
allegria. Oggi la giornata con tutte queste notizie è
stata davvero lunga e, anche quando è arrivato papà si
è allungata ancora di più e questa sera davvero non ho
sonno, cerco di ascoltare i loro discorsi che sono pieni
di parole e di silenzi, alla fine penso che forse chiudere
gli occhi sia la cosa migliore tanto ho i miei dinosauri
che mi fanno la guardia e nulla ci potra’ succedere.
Anzi guardo le pareti della mia stanza, butto un occhio
a mio fratello che dorme come un ghiro e, credo
davvero che a noi non potrà mai capitare nulla di
brutto, abbiamo tutti i supereroi, i personaggi di guerre

stellari, cavalieri, dinosauri, loro ci sapranno difendere
non si può avere paura proprio di niente. Però sono
passati tanti giorni e vorei rivedere e giocare con i miei
amici, vediamo poche persone i nonni, gli zii, poco
sempre poco e mamma e papa’ non ci portano più a
fare la spesa, nei negozi o a passeggio per la strada,
solo qualche passeggiata per far fare la pipì al nostro
cane. Giochiamo, facciamo i compiti e poi giochiamo.
La mamma inventa ogni giorno qualcosa di nuovo ci fa
cucinare, ci allena, abbiamo anche imparato a fare le
pulizie della casa con lei. Lei ha ritrovato il sorriso nelle
tasche ma non è quello suo solito, c’è qualcosa di
diverso, ma non capiamo bene il perché. Ci hanno
detto che in questo periodo, per un po’ di giorni,
dobbiamo cercare di non stare tra la gente, solo perché
c’è un’influenza un po’ strana, un pochino più forte
delle altre, solo che questo virus si passa tra le persone
anche solo parlando vicini, allora dobbiamo per
qualche giorno stare un po’ lontani, tanto tutto tornerà
presto come prima. Una signora ha disegnato quello
che è la causa di questa influenza, lo chiamano virus e
sembra che sia nobile perché lei gli ha disegnato una
coroncina sulla testa, lo chiamano coronavirus e
sembra carino, ma se poi fa ammalare così tanto le
persone tanto carino forse non è. Ma qua i giorni
stanno passando , non riesco a capire quanti sono
ormai, ma le cose non stanno cambiando e anche il
papà non lavora e rimane a casa. E’ come una una
grande vacanza anche se mi annoio un po’, ci dicono
che siamo fortunati perché viviamo in campagna e
abbiamo il giardino almeno possiamo giocare un po’
all’aperto, ma c’è qualcosa che non capisco, perché
non finisce. Un virus prima o poi dovrebbe essere
ucciso, proprio come in battaglia forse c’è bisogno di
tutti i supereroi che lottano insieme per salvare gli
uomini proprio come nei film. Forse andrebbero
chiamati e nessuno lo fa, tutti parlano di questo e noi
non capiamo veramente se torneremo presto a scuola
o se andremo di nuovo a tuffarci nel mare. Intanto
guardo il calendario in cucina è tutto bianco, nessun
appuntamento, nessun allenamento, nessuna faccina,
nessun colore , e penso che sicuramente quando
gireremo la pagina del mese nuovo, tutti i colori e le
faccine torneranno a segnare le nostre giornate come
prima. Intanto supereroi all’attacco!!!!!!!!!

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