Ad oggi è difficile che mi impressioni ancora guardando quei stessi film di allora, vi parlo dei classici degli anni ottanta e novanta, eppure ricordando alcuni di quei titoli mi vengono in mente le paure che si generavano nella mia mente. Poi chiaramente si cerca di scacciare i pensieri negativi in qualsiasi modo: quella cosa non esiste, i mostri non vivono per davvero, bisogna aver paura dei vivi e non dei morti… aspettate un attimo! Quest’ultima esclamazione in effetti è un po’ ambigua… vabbè fa niente, torniamo a noi.
Halloween, film del 2018 co-scritto e diretto da David Gordon Green. Undicesimo capitolo dedicato alla serie di Halloween. Chiariamo subito che questo episodio è un sequel diretto di Halloween – La notte delle streghe del 1978, ignora di conseguenza tutti gli eventi narrati nei film successivi alla pellicola originale. Tra gli attori principali vi sono Jamie Lee Curtis e Nick Castle che, a distanza di 40 anni (incredibile), tornano ad interpretare rispettivamente i panni di Laurie Strode e dell’assassino Michael Myers, l’uomo mascherato che le ha dato la caccia da quando era sfuggita per un soffio alla carneficina della notte di Halloween. Il cast comprende inoltre James Jude Courtney, Judy Greer, Andi Matichak, Will Patton e Virginia Gardner.
La Dimension Films viene beffata dal tempo e non riesce a produrre un nuovo film di Halloween, nel frattempo perde i diritti cinematografici, che ritornano alla Miramax coadiuvata dalla Blumhouse Productions. Nel maggio 2017, fu annunciato ufficialmente un nuovo episodio della saga con il coinvolgimento di John Carpenter come compositore, produttore esecutivo e consulente creativo e si parla già di un sequel in fase di produzione.
La storia è molto semplice: Michael Myers è uno squilibrato cresciuto in maniera traumatica da quando era bambino e veniva preso in giro da tutti, persino i suoi familiari, tant’è che a una certa spara fuori di cervello e li uccide tutti durante la notte di Halloween con addosso una maschera orripilante. Viene internato e a sua volta invade decidendo di tormentare per quasi mezzo secolo, e più di dieci film, tutto quello che gli capita a tiro.
L’unica a sopravvivere al primo suo grande esordio da killer è Laurie Strode, da allora il tormento di Myers in tutti questi anni. Siamo al 2018, Myers ritrova la sua maschera e incomincia a eccitarsi, evade e il film inizia.
Non c’è bisogno di scrivere altro in merito ad una trama che è molto semplice e diretta, così come per molti film horror di categoria slasher (ovvero che includono la presenza di un killer o di una persona che uccide in maniera sanguinolenta le proprie vittime), non c’è da aspettarsi quindi grandissimi colpi di scena se non la presenza di Jamie Lee Curtis, ancora dannatamente in forma, che con un fucile a pompa in mano ti dà quel senso di goliardico che c’è in ognuno di noi (amanti e appassionati della saga), solo lei vale la pena della visione del film.
Per il resto Halloween, nudo e crudo, come ce lo siamo immaginato da bambini è rimasto, a parte qualche ruga in più che manco si nota, il nostro tenero omaccione di due metri che non parla mai ma affetta, trita, stacca e spezza esseri umani. Le musiche sono composte dal mitico John Carpenter, qui anche in veste di produttore il che rende questo sequel il vero e unico ufficiale degno di nota dopo il cult di fine anni settanta.
Visione sconsigliata ai deboli di stomaco e ai bimbi. Non sforzatevi di dare un senso a quanto vedrete ma cercate di godervi il ritorno di Michael Myers in tutto il suo splendore, allora noterete un film spensierato nato dalla sola utilità di intrattenervi come i buon vecchi film sapevano fare, sotto le coperte, al buio, con i pop corno in mano. Hanno bussato alla porta? Ma chi è a quest’ora della notte…?